Consigli prima di viaggiare in Israele

  • Visto

    Nessun visto è necessario, in aeroporto verrà rilasciato un permesso temporaneo (vedi facsimile).

    Questo documento dovrà essere conservato all’interno del passaporto fino alla fine del viaggio.
    La sua perdita potrà comportare il pagamento dell’iva negli hotel e negli altri servizi.
    Nessun timbro di israele verrà apposto nel passaporto.

  • Valuta

    La moneta ufficiale è lo Shekel, equivalente a circa € 0,20 e si suddivide in 100 Agorot.
    Tutte le maggiori carte di credito sono accettate negli alberghi e nei negozi.

  • Fuso orario

    1 ora in più rispetto all’ora solare italiana.

  • Vaccinazioni

    Nessuna vaccinazione è necessaria.

  • Mance

    Sono d’obbligo alle guide ed agli autisti nella misura di circa € 6,00 per persona al giorno per la guida e € 4,00 per l’autista.
    Calcolare, inoltre, circa il 12% in tutti i locali pubblici, ristoranti e bar.

  • Elettricità

    La corrente elettrica è di 220 Volts. Non è necessario adattatore in quanto le prese, anche se sono con tre buchi, si adattano perfettamente a quelle italiane.

  • Clima

    Il clima è generalmente temperato e salubre, le estati sono molto lunghe (da aprile ad ottobre), calde e secche. Gli inverni sono miti con brevi periodi piovosi, vitali per i raccolti e per fare provvista d’acqua. Durante la stagione invernale le regioni di Tiberiade sul mar di Galilea, del Mar Morto ed Eilat sul Mar Rosso, godono di un clima caldo e secco.

  • Abbigliamento

    In estate servono abiti leggeri, cappello ed occhiali da sole ed una giacca o golfino per la sera.
    E’ necessario un abbigliamento appropriato per la visita ai luoghi Santi ebraici, cattolici e mussulmani.

  • Fotografie e video

    Sono permessi quasi ovunque. Da evitare i luoghi di preghiera in special modo durante le funzioni nelle moschee e nelle sinagoghe. I religiosi ebrei e mussulmani non sempre gradiscono essere ripresi o fotografati.

  • Città importanti

    Gerusalemme, capitale politica ed amministrativa.
    Tel Aviv, centro della finanza.

  • Governo

    Unica democrazia del Medio Oriente con governo sostenuto da una coalizione cui partecipano i partiti di destra, Primo Ministro Bibi Netanyau.

  • Religione

    L’84% della popolazione è di religione ebraica. Mussulmani, cattolici, greco ortodossi, armeni ed altre minoranze completano il vasto crogiuolo di religioni.

  • Lingua

    La prima lingua ufficiale è l’ebraico, la seconda l’arabo. Molto diffuse anche il russo, l’inglese, il francese e lo spagnolo.

  • Shopping

    Esistono centinaia di negozi in tutto il paese segnalati dal Ministero del Turismo per l’alta qualità dei prodotti offerti: gioielleria, diamanti, tappeti orientali, alta moda, articoli in pelle, oggetti d’antiquariato, ceramiche moderne, batik, reperti archeologici.

    Inoltre i bazar orientali delle città vecchie, Gerusalemme, Jaffa e Acco, vi incanteranno con un’incredibile gamma di oggetti di artigianato locale. In particolare sono da segnalare i negozi di articoli religiosi in legno di ulivo.

  • Orari

    La maggior parte dei negozi è aperta da domenica a giovedì dalle 9.00 alle 19.00, con una pausa pomeridiana dalle 13.00 alle 16.00. Il venerdì e durante la vigilia delle principali festività ebraiche, i negozi aprono prima al mattino e chiudono nel pomeriggio. I negozi appartenenti a musulmani sono chiusi il venerdì e quelli appartenenti ai cristiani la domenica.

  • Cucina

    La cucina in Israele è quanto di più vario si possa immaginare: quella più tradizionale orientale gareggia infatti con i piatti più squisiti della cucina occidentale. Tra le specialità locali il falafel (frittelle di farina di ceci con le spezie), lo swarma (fette di carne di agnello su uno spiedo verticale ruotante), l’humus (purè di ceci con olio di oliva), che si consumano in una pita (pagnotta). La frutta e la verdura sono abbondantissime e deliziose tutto l’anno, inoltre è prodotta una vasta gamma di latticini.

    I vini sono ormai famosi in tutto il mondo per l’alta qualità unita al sapore delicato.

    I ristoranti devono per legge esporre la lista dei prezzi all’ingresso del locale. Se il servizio non è incluso vi consigliamo di lasciare una mancia pari al 10%.

  • Cibi kasher

    La legge religiosa ebraica impone sul cibo le regole precise e vincolanti (kasherut), che si sono mantenute intatte attraverso i secoli. La suddivisione tra cibi puri e impuri, quindi tra cibi permessi e proibiti, si rifà all’interpretazione della Bibbia. La carne va tenuta lontana dai latticini e non potrà essere a questi abbinata nei pasti. È vietato cibarsi di carne di maiale, cavallo, coniglio, lepre, di tutti i tipi di crostacei e molluschi, dei pesci senza squame. Vi sono inoltre molte altre restrizioni impossibili da elencare.

    Quasi tutti i ristoranti in Israele sono kasher e riportano un’autorizzazione rabbinica all’entrata.

  • Shabbat e feste religiose

    In ebraico Shabbat significa Sabato. In Israele è il giorno ufficiale di riposo: comincia al tramonto del venerdì e termina quando scende la notte del sabato. Per le festività religiose vale lo stesso principio: cominciano al tramonto del giorno precedente e terminano con il calar della sera del giorno successivo. Negozi e locali pubblici interrompono il servizio mentre taxi, cinema e alcuni locali notturni rimangono aperti.

    Nel caso in cui si giunga in hotel nella giornata del sabato, dovendo rispettare alcune regole, l’assegnazione della stanza potrà avvenire dopo il termine della giornata festiva, che varia a seconda della stagione (tramonto del sole).

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